Scadenze, decreti e diritti
Ciao,
il mio nome è Nicola D’Agostino e sono un freelance (per ora). Quella che state leggendo è frilens, newsletter che si rivolge alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi italiani.
In questo messaggio volevo parlare del curriculum e della presentazione dei propri lavori su Internet –e in particolare dei social media– ma rimando il discorso al futuro per segnalarvi invece alcune questioni di estrema attualità a cui mi pare doveroso dare la precedenza.
Anzitutto vi ricordo che il 12 novembre, domani, scade la possibilità per i traduttori editoriali che usano il regime fiscale della cessione del diritto d’autore di fare domanda al Mibact per ottenere un contributo economico. La settimana scorsa il Mibact ha aggiornato più volte le sue FAQ (e io ho cercato di star loro dietro con le mie), passando da una paginetta scarsa a ben tre, per necessità di rispondere alle numerose situazioni fiscali non previste inizialmente e poste da organizzazioni e singoli traduttori. È una situazione purtroppo simile a quella verificatasi con il Decreto “Cura Italia”, che ha giustamente lasciato perplessi amici e colleghi freelance.
Detto questo, le informazioni sono ormai definitive e, visto che c’è ancora tempo, vi invito a dedicare un’oretta o due del vostro tempo e fare domanda oppure a segnalare la possibilità ai traduttori editoriali che potreste conoscere. I motivi sono tre. Anzitutto sono in ballo dei soldi, cosa che non fa mai male. In seconda battuta è un’occasione preziosa per fare un censimento statisticamente rilevante dei lavoratori che traducono per l’editoria in “cessione del diritto d’autore”. Infine mi pare doveroso ricordare che si tratta di un’occasione utile per imparare ad esercitare i propri diritti, i quali, come i muscoli, se non vengono mai usati, rischiano di atrofizzarsi.
Ci sono poi buone notizie anche per i freelance che lavorano in ambito culturale ma lo fanno utilizzando la Partita Iva. Consiglio di tenere d’occhio le notizie relative al Decreto-legge n. 137/2020 del 28 ottobre 2020, noto anche come Decreto “Ristori” o Decreto Ristori bis (il primo è quello del 19 maggio) perché potrebbero rientrare tra chi riceverà ancora una volta un contributo a fondo perduto o ne potrà fare domanda per la prima volta.
Il Governo ha infatti allargato l’elenco dei beneficiari nell’Allegato 1 al testo del Decreto dove per esempio si legge che sono contemplati anche gli autori/scrittori, o meglio coloro che risultano titolari di Partita Iva con il codice ATECO 900309 - “Altre creazioni artistiche e letterarie”. Per accedere bisogna soddisfare vari requisiti, in primis quello un po’ dubbio che “l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”.
Passiamo invece alla data del 30 novembre, che è importante per due motivi.
Il primo è che, come ricorda lo scadenziario dell’AdE, per i freelance il 30.11 è “l’ultimo giorno utile per il versamento del secondo o unico acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d'imposta o con modello Redditi”. Traducendo dal gergo dell’Agenzia delle Entrate, a fine mese i freelance con Partita Iva (o anche senza) devono pagare al fisco il “resto dell’anticipo” sul 2020 di varie imposte come Irpef, Ires ed Irap, a meno che abbiano subito una diminuzione di fatturato o corrispettivi rispetto al 2019 e quindi possano beneficiare di una proroga della scadenza, come già successo nei mesi scorsi. Accertatevi di rientrare o meno e/o sentite il vostro commercialista o CAF per avere delucidazioni ed evitare di ritrovarvi a pagare maggiorazioni o sanzioni.
Sabato 30 novembre, per la precisione alle ore 15:00, c’è anche una scadenza potenzialmente molto utile per illustratori e fumettisti, quella relativa all’AI ANNUAL. Si tratta del concorso, con relativa pubblicazione annuale, di AI (Autori d’Immagini), che punta a premiare “l’eccellenza italiana tra illustrazione, fumetto, immagini animate e visual design”. Professionisti e studenti in arti visive sono invitat* a presentare le loro migliori opere illustrate ad una giuria di esperti del settore, presieduta da Lorenzo Mattotti. In ballo ci sono 27 premi in nove categorie, tra cui il Premio Toppi, del valore di 1000 euro, e il Premio Wacom, che mette in palio una tavoletta grafica di ultima generazione, oltre al fatto di comparire sull’Annual, vetrina importante per chi lavora nell'illustrazione italiana.
p.s. In questo messaggio ho menzionato i codici ATECO, argomento parecchio dibattuto tra i freelance con Partita Iva. Prossimamente vorrei affrontare l’argomento e vi invito a scrivermi le vostre esperienze ed opinioni in merito.