Aggiornamenti e sviluppi
Decreti ristori vari, il giallo della proroga INPS, l'esito del contributo Mibact ai traduttori editoriali e l'appello di Strade
Ciao,
il mio nome è Nicola D’Agostino e sono un freelance (per ora). Quella che state leggendo è frilens, newsletter rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi italiani.
Mi piacerebbe molto affrontare finalmente questioni di più ampio respiro, ad esempio su curriculum e porfolio, sui crowdfunding, o sul diritto d’autore, ma l’attualità impone concretezza e quindi cercherò ancora una volta di fare il punto della situazione con informazioni il più possibile chiare e tempestive.
Sono infatti tante le questioni che toccano i freelance nel quotidiano e nel portafoglio ed è estremamente difficile venire a sapere come sia andata a finire questa o quella vicenda. Questo deriva anzitutto dal fatto che, come freelance, di tempo libero ne abbiamo poco, impegnati come siamo a cercare lavoro, a svolgerlo e ad inseguire i pagamenti, per non parlare di tutto il resto. Se poi aggiungiamo che, a monte, legislatori, governi ed enti non sempre sembrano avere le idee proprio chiarissime e i professionisti di cui ci avvaliamo non sempre sono solerti o riescono davvero ad informare su doveri e diritti…
Abbastanza eloquente in tal senso è la situazione del decreto ristori di fine ottobre del Governo italiano, e dei decreti che lo hanno seguito.
Sul sito web di acta trovate un utile articolo, che cerca di fare una panoramica sui vari “Contributi a fondo perduto, proroghe dei versamenti, crediti d’imposta e indennità” rivolti ai freelance. Nonostante l’articolo riporti anche un aggiornamento, all’inizio, proprio in merito ai vari decreti, si legge che
Non tutte le disposizioni sono definitive: potrebbero esserci modifiche nelle conversioni in legge e precisazioni nelle modalità attuative.
Più avanti, nello stesso articolo di acta, si cita un’altra questione spinosa a cui accennavo un mese fa, quella se insieme alla proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda rata dell’acconto Irpef, Ires e Irap, ci fosse una proroga anche per il versamento dell’INPS. La risposta, al momento pare essere ferma al
abbiamo chiesto delucidazioni in merito, vi terremo aggiornati.
Un esito per fortuna meno incerto è quello del contributo Mibact ai traduttori editoriali che mi sono sforzato di pubblicizzare con tutte le forze in questa newsletter (ma anche su social network, per email e pure con messaggi e telefonate).
La buona notizia è che qualche giorno fa il Mibact ha pubblicato il Decreto di approvazione dell’elenco dei beneficiari.
Sono felice che molti amici e colleghi traduttori riceveranno, insieme al sottoscritto, un aiuto economico, anche se si potrebbe (e dovrebbe) obiettare sulla pubblicazione di un elenco pubblico con tanto di nomi, cognomi e importi, in barba alla privacy.
Io sono inoltre rimasto abbastanza colpito e perplesso anche da un dato terra terra che emerge dal suddetto elenco: il numero tutto sommato esiguo di beneficiari, meno di 500. Sono davvero cosi pochi i traduttori editoriali italiani? O i loro redditi non sono così bassi come pareva? O forse, ancora una volta, la combinazione di scarsa informazione e complessità burocratica ha scremato sensibilmente il numero di chi poteva fare domanda?
Intanto Strade, il sindacato a cui si deve il contributo, ha lanciato un appello al Presidente della Repubblica e al Ministro del Mibact. L’obiettivo è l’istituzione di un fondo strutturale per la traduzione e la formazione, erogato direttamente ai traduttori verso l’italiano e alle loro associazioni.
Vi terrò informati.